Gattuso: "Con il Lecce è una gara trappola, dobbiamo mostrare la stessa cattiveria delle ultime uscite"

Sereno ma concentrato Gattuso nella conferenza stampa che precede l'importantissima gara con il Lecce domani al San Paolo. Fa capire subito che non bisogna pensare ai risultati favorevoli che sono arrivati dai campi delle dirette concorrenti per un posto in Europa, richiamando subito tutti alla massima attenzione sul match contro i salentini:
"Domani è una grande trappola, perché se la squadra non interpreta la partita come con Juventus e Lazio sarà molto difficile, perché il Lecce ci può mettere in difficoltà. Voglio la stessa cattiveria mostrata nelle ultime partite. Bisogna pensare solo a domani, la squadra è forte, c'è consapevolezza, ma per il momento valiamo 30 punti. Ha detto bene Lorenzo ieri sul fatto che ci siamo fatti del male da soli. Per questo bisogna pensare solo partita per partita e battere il ferro finché è caldo. Già aver riacceso l'entusiasmo in città è un piccolo grande risultato".
Sul ritorno di Koulibaly dichiara: "Partirà titolare, salvo imprevisti" e sul suo futuro, molto chiacchierato in settimana: "Penso ad oggi, il mio futuro non è importante, non è la priorità adesso".
Sul tema centrocampo, reparto che sembra essere ritrovato dopo tante difficoltà afferma: "Sono funzionali, come piacciono a me, con le mezze ali che si inseriscono. Il gol di Elmas, infatti, non è un caso. Siamo in tanti, qualcuno sta giocando di meno ma bisogna continuare a lavorare con serietà. Avere più alternative è un problema che mi piace".
Il tecnico annuncia anche il forfait di Fabian e quello probabile di Allan.
Sulle possibilità Champions: "So che è difficile ma voglio vedere la consapevolezza della forza di questa squadra negli occhi di ognuno di loro, dando continuità, senza avere paura".
Esprime un parere anche sul nuovo arrivato Politano: "È un giocatore forte che gioca a piede invertito ed è diverso da Callejon, ci può dare una grande mano".
Arriva anche una domanda sul come sia riuscito ad entrare subito nella testa dei giocatori: "Io non ho fatto nulla, il merito è loro che si sono messi a disposizione fin da subito. L'unica cosa che mi posso attribuire è stato il non voler cambiare il mio metodo di lavoro nonostante le legnate ricevute. Gli errori sono stati i miei perché ho messo in difficoltà qualche giocatore che non era pronto per giocare in quel modo, ma lavorando e con il passare del tempo le cose sono migliorate". Chiusura su Lozano, oggetto misterioso di questa squadra fino ad ora e Meret: "Io non ho contro nulla di Lozano. Si sta allenando, è un patrimonio della società, e vi dirò che, studiandolo meglio, può dare molto più a sinistra che a destra. Su Meret il problema è che la società ha comprato tre portieri di livello. Quando vedo Karnezis mi domando il perché sia qui come terzo portiere. Chi vedo meglio quello gioca".

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