Europei 2015: l'Italia vince soffrendo

Seconda giorna di Europei. Arriva la prima vittoria dell'Italia, che però soffre terribilmente contro i modesti avversari dell'Islanda, guidati dall'ex Napoli Stephanson, Nel girone B vincono anche Serbia e Spagna. 

Islanda-Italia 65-71

Pronta risposta per l’Italia dopo la sconfitta contro la Turchia nel turno precedente, gli azzurri di coach Pianigiani si impongono su una mai doma Islanda rimasta in partita per tutti e 40’ i minuti. Italia sempre sotto controllo, attenta a non alzare i ritmi della gara e pronta a sfruttare i mis match fisici appoggiando spesso la palla in post basso. Islanda sempre molto al limite nelle proprie scelte sia in difesa, con continui cambi e raddoppi, sia in attacco, con frequenti forzature e isolamenti. Il tiro da 3 funziona per i ragazzi di coach Pedersen che nel primo tempo realizzano ben 7 triple con il 50% abbondante dal campo riuscendo anche a raggiungere un massimo vantaggio di 5 lunghezze. L’Italia perde per infortunio il capitano Datome ma trova un ottimo contributo da parte di tutti i componenti della panchina. Gallinari è limitato dai falli ma ci pensa Alessandro Gentile (21+5+4) a trascinare i suoi. L’Islanda non molla e a 3’ minuti dal termine è addirittura in vantaggio di 3 punti grazie alle triple del duo Palsson (17 punti) e Baeringsson (14 punti). Ma ci pensa Belinelli (12+8) a pareggiare il match dalla lunetta e nel finale coach Pianigiani trova un importante contributo realizzativo da parte di Aradori che mette a segno tutti e 5 i suoi punti a cavallo dell’ultimo minuto di partita.

Serbia-Germania  68-66

Quando c’è in campo la Serbia si assiste sempre ad una grande varietà nelle soluzioni in 1vs1: Kalinic, Bjelica, Bogdanovic, Teodosic, Nedovic, Markovic hanno proprietà di fondamentali che in pochi in Europa possono permettersi. Dall’altra parte un Nowitzki in grande spolvero (12 dei suoi 15 punti finali realizzati nel primo tempo) guida la Germania supportata dalla grande cornice di pubblico mentre un concreto Tibor Pleiss (15+7) è sempre pronto a dar battaglia ai pariruolo avversari. La Serbia rivive la partita del giorno precedente: inizio molto positivo ma tra la fine del primo quarto e l’inizio del secondo gli avversari prendono in mano le redini del match sfiorando la doppia cifra di vantaggio. La squadra di coach Djordjevic non si fa prendere dal panico e completa la rimonta al termine del primo tempo grazie anche alla netta superiorità a rimbalzo. Le squadre si alternano al comando del match con la Serbia che si appoggia spesso sui propri lunghi Kuzmic (4+7) e Raduljica (7+4) mentre dall’altra parte il pomeriggio non brillante di Shroder (che chiude comunque con 11 punti e 6 assist) è compensato dalla solida prestazione di Heiko Shaffartzik (11 punti). Finale da cardiopalma con Nedovic (6+7) a firmare il canestro del +3 Serbia, ma dall’altra parte un monumentale Shaffartzik cattura un prezioso rimbalzo in attacco dopo un errore dei compagni e realizza la tripla del pareggio. Coach Djordjevic chiama due time out e costruisce la rimessa per il solito Bjelica (12 punti) che dopo una finta fa partire un tiro dai 3 metri che trova solo il fondo della retina con meno di 1’’ secondo ancora da giocare. Coach Fleming chiama time out per organizzare la propria rimessa ma il tiro di Shaffartzik per la vittoria è corto.

Grecia-Croazia   72-70

Il match clou della seconda giornata degli Europei vede opposte la nazionale di coach Katsikaris a quella di coach Perasovic. I “padroni di casa” partono forte grazie al neo milanese Krunoslav Simon autore di 13 dei suoi 18 punti totali nel primo tempo. La Grecia fa inizialmente fatica in attacco ma riesce a trovare punti facili grazie al contropiede. La Croazia guida per 3 quarti raggiungendo anche la doppia cifra di vantaggio ma nell’ultimo periodo Spanoulis&co. girano il match: Zisis (7 punti e 4 assist) si carica la squadra sulle spalle ad inizio quarto periodo attaccando continuamente in 1vs1 la difesa avversaria ma è Spanoulis (16 punti e 6 assist) la vera spina nel fianco per i croati con i suoi 9 punti negli ultimi 6’ minuti di partita tra cui due triple irreali. La squadra di coach Perasovic si ferma in attacco affidandosi ai singoli con Hezonja (8 punti) e Saric (11+6) a cercare di risolvere la gara da soli. La Grecia mette per la prima volta il naso avanti a 4’ minuti dal termine riuscendo a non perdere più la testa della partita. Un canestro di Printezis (13 punti) permette agli ellenici di entrare nell’ultimo minuto in vantaggio di 5 lunghezze ma ci pensa Simon a ricucire parte dello strappo dalla lunetta. Con 3’’ secondi sul cronometro, la Grecia commette fallo su Simon che segna il primo libero ma sbaglia il secondo per provare a recuperare il rimbalzo. Una serie di tocchi sotto canestro permette proprio alla guardia di Milano di recuperare il pallone ma il tiro del pareggio si spegne sul secondo ferro.

Turchia-Spagna  77-104

La Spagna vuole prontamente vendicare la sconfitta contro la Serbia della giornata precedente e parte subito forte contro una Turchia che tira con percentuali nettamente inferiori rispetto alla partita contro l’Italia. La squadra di coach Scariolo è un metronomo perfetto con la velocità di esecuzione dei giochi offensivi che mette in seria difficoltà gli avversari. La Turchia è  costretta ad inseguire sui blocchi, inseguire in contropiede, inseguire sui ribaltamenti ed inseguire sul pick and roll. Gli iberici hanno un Pau Gasol da 11 punti nei primi 20’ minuti e chiudono il primo tempo con percentuali irreali dal campo (70% da 2 e 60% da 3) raggiungendo anche un vantaggio di 22 lunghezze. Nel secondo tempo la musica non cambia, la squadra di coach Scariolo continua a tirare con percentuali
 altissime (63% totale dal campo a fine partita con il 57% da 3) e la forbice tra le due nazionali si allarga rapidamente. Per la Spagna ben 6 giocatori in doppia cifra mentre per la Turchia si salva solo il classe ’95 Cedi Osman.

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