Quando visitò per la prima volta la Campania, Arkadiusz Milik era in vacanza e un suo probabile passaggio al Napoli lo avrebbe visto alle spalle di Higuain, quando la Juventus non si era ancora presentata alla porta di De Laurentiis con i 90 milioni della clausola rescissoria. Partito il Pipita, Milik aveva la strada spianata e oggi con i suoi 4 gol segnati in 4 partite tra campionato e Champions League, l'attaccante polacco si è guadagnato la fiducia dei tifosi e adesso può realizzarsi in una piazza importante dopo la considerevole crescita nell'Ajax. Ma la trattativa non è stata mai semplice e a raccontarla è stato proprio l'agente di Milik dalla Polonia, David Przemysław Pańtak: "Sono andato due volte verso Napoli, ma ho trattato con loro anche a Milano e Bologna. Il Napoli lo seguiva dal novembre 2015. Era stato visionato prima dallo scouting di Belgio ed Olanda, poi dal capo del settore scouting ed infine dal direttore sportivo e dall'allenatore. Durante l'Europeo per il club sono stati importanti i rigori tirati da Arek, hanno dimostrato che è in grado di gestire le pressioni. Quando lui inciampa non si arrende, e lotta per rialzarsi. Anche nelle sue esperienze passate, ha sempre dimostrato caparbietà e determinazione. L'allenatore del Napoli è stato anche colpito dal fatto che Arek parla quattro lingue, oltre al polacco parla anche inglese, tedesco, olandese ed ora sta masticando l'italiano. A 23 anni parlerà cinque lingue. Ha dato l'impressione di un ragazzo maturo e consapevole".
L'agente di Milik, successivamente, ha spiegato come è andata la trattativa e cosa ha convinto il proprio assistito: "L'Ajax? Inizialmente non volevano cederlo perché l'allenatore lo considerava fondamentale, ma la società ha valutato bene l'offerta e ha capito che non l'avrebbero più venduto a quella cifra, neanche dopo un'altra stagione in Olanda. La differenza sta nel fatto che nell'Eredvisie (massimo campionato olandese, ndr) avevamo pochi avversari temibili, qui in Italia c'è l'imbarazzo della scelta tra Milan, Inter, Juve, Roma o anche la Fiorentina. Arek è arrivato a Napoli perché ha visto un'ottima prospettiva di crescita e non per i soldi come molto spesso dicono i giornali quando si trasferisce un giocatore in una squadra importante. Napoli è incredibile perché ha un attaccamento pazzesco per la squadra e ci sono giocatori del calibro di Hamisk, Insigne e Callejon. Higuain? Milik è Milik e vuole fare bene nel Napoli. L'unico culto della città per un giocatore è Maradona, tutti hanno il poster di Maradona e sotto quello vorremmo esserci noi con Arek".
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