Si è conclusa poco fa la conferenza stampa tenuta a Palazzo Petrucci, alla presenza del presidente Aurelio De Laurentiis, i presidenti di regione di Trentino ed Abruzzo e i sindaci Lazzaroni (Dirmaro) e Caruso (Castel di Sangro), inerenti al doppio ritiro che vedrà impegnati gli azzurri prima a Dimaro dall'11 luglio al 21 luglio e poi dal 25 luglio al 10 agosto in quel di Castel di Sangro.
Ecco le parole del patron del Napoli:
"Ringrazio tutti voi, i presidenti dell'Abruzzo e della provincia autonoma di Trento, devo dire che voi vi aspettate informazioni ma è tutto in fieri il nostro lavoro e parleremo quindi dei ritiri e poi entro fine maggio ci sarà una conferenza stampa che seminerà tutto il futuro che stiamo organizzando. Siete ghiotti di notizie che però non esistono e quindi non posso darvi, altrimenti entriamo nel cazzeggio. Mi conoscete, mi va di essere preciso. La notizia che è circolata da tempo è che ci sarà sicuramente un nuovo direttore sportivo, quindi dovrebbe, speriamo, palesarsi al più presto in modo da poter agire sia in entrata che in uscita. L'unica che posso dirvi.
Mia figlia Valentina farà un sopralluogo per definire tutte le ultime cose organizzative dopo le oltre centomila presenze dell'anno scorso. Come ci fu anche in Abruzzo. Come normale che sia dopo lo Scudetto, ma anche gli altri anni c'erano comunque ottantamila, non è che siamo passati da pochi a centomila. Poi Bianchini oggi vi dirà anche alcuni nomi di squadre che andremo ad affrontare, alcune anche importanti. Mi dispiace per gli amici del trentino perché lì non possiamo fare amichevoli importanti per evitare anche incidenti e senza la rosa completa e quindi come sempre faremo la prima con una squadra locale e poi con una di C mentre a Castel di Sangro ci saranno amichevoli internazionali anche con tutto l'organico ed i nuovi acquisti. Poi la novità a Castel di Sangro è una piscina fantastica e mi piacerebbe inaugurarla con una pallanuoto con i giocatori.
Noi stiamo partendo con una ricostruzione totale, le ricostruzioni totali non possono non considerare la temporalità. Bisogna investire, investire bene, soprattutto non avere fretta, quando si inizia un nuovo ciclo, un nuovo percorso tutto per avvenire, la dea bendata può anche sbendarsi e aiutarti, ma se uno vuole basarsi sulla imprenditorialità come ho fatto per 50 anni, bisogna fare programmazioni serie, senza affidarsi alla Dea Bendata. Noi siamo gli unici responsabili delle nostre azioni. Io ero consapevole che quest'anno poteva andare come si prevedeva, lo dissi anche, quest'anno potremmo non competere per lo Scudetto, era nell'aria, in tutto quello che io con signorilità e per non scatenare le guerre, che sono sempre poco appaganti anche per chi le vinci, ed allora ho accettato di vivere questo grande trionfo dopo 33 anni, ma di vivere anche questa misera annata che serve anche per capire e fare il punto su quello che era già successo dal 20 marzo e che ha avuto la sua continuità e che aveva radici ben profonde da quello che altri hanno immaginato. E' facile parlare, potrei dire forse ho sbagliato a mandare via Garcia, forse si o forse no, chi lo sa, solo chi non lavora non sbaglia, io ho sempre vissuto le mie responsabilità e me le sono assunte anche se non dipendevano totalmente da me. Si chiude un capitolo, se ne apre un altro che scriveremo, lo scriveremo con la stessa attenzione che ha permesso a questa società di essere l'unica di avere continuità per 14 anni in Europa, poi se una volta uno non dovesse andarci non sarà certo una tragedia e respireremo, comprimeremo lo stomaco e ci concentreremo con passione".
Sullo stadio e centro sportivo:
"Sono stato un sostenitore di Bagnoli, ma mentre il primo cittadino pensa al 32, io devo pensare ad essere forte nell'immediato e ho fatto delle mie analisi ed ho detto 'Aurè, chi to fa fa', di andare in un territorio in cui ti dicono 14, 18 mesi per due parcelle, poi il resto degli 185 ettari dove preventivano 5 anni, ci andiamo a mettere in un contesto che diventa un bordello totale con ruspe e macchinari, per poi sgomberare 50mila persone in caso di bradisismo? Mi sono messo l'animo in pace, proprio oggi ho chiamato i miei architetti e gli ho detto 'voglio metterci non più di 2 anni dal momento in cui metterò mani al Maradona', mentre venivo qui. Ho semplificato mille problemi anche al burocratese caro ai nostri politici.
Punterà sul Maradona? Sì, sempre che il sindaco Manfredi non abbia promesse da marinaio. La cosa straordinaria del sindaco è che non c'è mai, l'ho appoggiato per essere eletto, ma io glielo dissi, non sono mai andato d'accordo con i sindaci qui a Napoli. Un signore veniva definito il masaniello della situazione, ma non mi sono mai potuto sedere seriamente, lui mi dice lo stadio lo facciamo noi, viene eletto, passano 6 mesi e non lo vedo mai, qui, là, su, giù, ci sediamo ma lui è fantastico nella tattica sfuggente , è un teorico della tattica. Si vive più a lungo senza decidere mai nulla, a differenza di De Luca che può essere osannato o criticato ma è un uomo del fare, se con lui decidi una cosa, se ti ha detto sì, stai sereno che quello accade, io con il Comune di Napoli ho sempre fatto una fatica gigantesca. Io sono il motore vincente di quello stadio, Napoli al centro di un'Europa anche promo-pubblicitario all'esterno, ma mi viene dato lo stadio qualche ora prima, consegnato subito dopo, paghiamo quanto il Psg per uno stadio in esclusiva e da cui ricava più di 100mln l'anno, a Parigi! Vogliamo essere seri? Io ci metto i soldi miei, non ho bisogno di finanziamenti, intrallazzi, ho bisogno solo dell'autorizzazione, chi mi blocca i lavori... allora mi alzo, me ne vado e non mi faccio più vedere perché sono stanco, non per l'età ma perché ne ho abbastanza di chi non sa dare seguito alle parole. Vi sto dicendo che ricostruiremo un Napoli fortissimo ma ci vorrà tempo . C'è bisogno di rinascere, non si può sulle ceneri di un fatto avvenuto vivacchiare, ci vuole coraggio per rifondare. Così come a settemebre spero di mettere la prima pietra sul nuovo centro sportivo, per il quale ci vorrà tempo perchè avrà dieci campi da calcio, e dovrà sorgere in un posto che consenta alle mamme di stare tranquille di far arrivare i propri figli dopo la scuola".
Su Conte:
"Ne avete parlato voi, io non ne ho mai parlato. Ne ho parlato a novembre, poi mai più. Quando chiamai Sarri, veniva dall'Empoli, mi hanno scritto gli striscioni contro, quando presi Spalletti dopo il terzo posto gli rubarono la macchina, stiamo calmini. Qui pare che ci sia solo un uomo che può guidare il Napoli verso lidi importanti. Se io sono stato l'artefice, insieme ad altri collaboratori, di 14 anni in Europa... avevo già detto che sarà difficile ripetersi dopo lo Scudetto. Non avevo mai vissuto una stagione così, mi sono lasciato anche portare... non dico condizionare, ma anche i media dicono 'va esonerato', 'l'avventura a Napoli è finita', diventa poco propedeutico alle soluzioni conservative e fisiologiche per errori che sono nel corso della storia. Poi non puoi obbligare alcuni allenatori a venire, oppure non puoi fare in modo che la tua prima punta faccia 28 gol o non puoi non farlo stare male giocando solo metà partite. Io raccolgo tutto su di me, ma ad un certo punto qualcosa la rimando anche al mittente".
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