ADL ha presenziato e rilasciato dichiarazioni durante la conferenza stampa di presentazione del neo tecnico azzurro Rudi Garcia. Ecco quanto evidenziato:
“Garcia è arrivato in semifinale Champions, adesso l'obiettivo è la finale. Perchè non provarci? La scelta di Garcia non è venuta dopo molto tempo. Io non ho impiegato tutte queste settimane, come ho fatto intendere a voi, perchè le mie forze sono state soprattutto protese alla organizzazione e la riuscita della festa scudetto.
Ho iniziato a selezionare gli allenatori che in maniera brillante hanno praticato il 4-3-3 in modo da proseguire sul nostro cammino tattico senza stravolgere la squadra. Rudi a Roma è arrivato due volte al secondo posto in campionato a Roma, ha sfiorato la finale Champions con il Lione, e così ho subito capito che era l'uomo adatto al caso nostro.
Da parte mia c'è fiducia immensa in Garcia, l'uomo ha già dimostrato il proprio valore e non deve dimostrare nulla. Dobbiamo stare calmi e lasciarlo lavorare senza ansia e senza fretta.
La sua spontaneità e la sua immediatezza mi hanno colpito fin da subito.
Sembrava che ci fossimo già incontrati nel passato, mi sono trovato in un meccanismo già oleato che ci ha fatto sentire a nostro agio subito. C'è stata una intesa immediata e credo che tutto ciò sia un aspetto positivo. Ho sentito subito che fosse la scelta giusta.
Non ho trovato diffidenze nè dubbi in Garcia. E' stato un incontro naturale tra due persone che si sono comprese immediatamente".
Capitolo Osimhen:
"Con Osimhen ho già parlato e siamo in accordo di massima sul prolungamento del contratto. Poi sul resto della rosa dobbiamo studiare e valutare con Rudi il da farsi. Io ritengo che la preparazione dei ritiri sia fondamentale e lì capiremo cosa è meglio per la nostra squadra.
Io sono un ambizioso di natura, il mio senso di competitività non è cambiato assolutamente anche dopo lo scudetto. Il senso di competizione abita in casa De Laurentiis da sempre, anche nel cinema. Dopo lo scudetto c'è l'Europa e c'è ancora tanto altro per lasciare il segno in un calcio italiano che va cambiato e va migliorato in ogni senso".
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