Ma vale davvero la pena, in questi tempi di gol (nove in due partite) e di allegria, pensare che se la Juve... se il Milan o chiunque altro possa ordire complotti contro il Napoli d’attacco e d’avventura? Eppure c’è chi non guarda alla marcia verso la Champions con gli occhi rivolti solo a Osimhen e gli altri azzurri. E commette un errore. Perché da ieri in poi, il destino europeo del Napoli è solo nella propria forza di volontà e nelle qualità che possiede.
Guardare altrove o abbandonarsi a retroscena, oggi non attuali, significherebbe depotenziare e sollevare
da responsabilità chi deve mettere insieme sei punti in 180’. Perché il Napoli porta con sè la più grande delle opportunità: diventare padrone del proprio orizzonte. Ed è questo il segreto di un Napoli che è tornato a fare il Napoli, che così costruisce la sua carica emozionale e diventa sicuro dall’intensità che s’è dato.
A Gattuso, resterà o andrà via (ormai più che certa questa seconda opzione), va riconosciuto il merito di non essersi smarrito nelle settimane più buie del Napoli, soprattutto quando il club l'ha lasciato solo con i suoi dubbi e i tormenti della squadra. La qualità della rosa era ben nota: era ed è da zona Champions. E se accadrà, i meriti saranno loro, dei ragazzi di Gattuso. Il grande rammarico sarà quello di perdere l’alchimia creata tra l’allenatore e i suoi giocatori.
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