L’importanza delle partite senza gloria

Questa vittoria resterà indispensabile per la sicurezza del Napoli. Eppure la sua forza  pur imponente, rispetto a una decimata e piccola, ma vitale Salernitana, non sembrava poter bastare a spegnere gli avversari. E, soprattutto, i focolai che lo stesso Napoli, dal proprio interno,  continua ad appiccare. Lo scivolamento verso posti anonimi di classifica sta per essere evitato, paradossalmente, da partite senza gloria come quella di oggi. Sono al tempo stesso un segnale di ripresa e una missione incompiuta. Più che dare risposte aprono nuovi interrogativi. Avvisi di un certo impegno sono frutto della disperazione o di una volontà manifesta? La gestione dei cambi è stata delle migliori? Chi parte riserva è più motivato o meno contemplativo? Fin qui i dubbi. Eccoci a qualche spicciolo  di certezza, almeno per oggi : la squadra è più organizzata, sta meglio fisicamente, riesce a tenere il campo sino alla fine. I tre punti sono un riconoscimento alla generosità, sul resto c'è ancora molto da lavorare. 

Finalino con tre giudizi sui singoli. Bentornato Demme, è un buon giocatore, menomale che c’è sempre qualcuno su cui contare. Poi Mazzarri, questa difficile vittoria va attribuita a lui, bersaglio di parole in libertà, spacciate per critiche, invece si trattava solo di stupidaggini. E poi Kvara.  È stato il valore aggiunto. Dribbling, accelerazioni, tuttavia quel cartellino giallo… Ma carissimo giovanotto, mai come ora occorrono meno ragazzate e più sangue freddo.

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