L’anno spaccato a metà

Facciamoci un regalo, oltre all’aggancio all’Atalanta e al primo posto. Non costa nulla. Quale? Il Napoli ha un grande capitale che è la volontà: non è purtroppo un attivo patrimoniale, ma l’abilità di De Laurentiis potrebbe pure renderlo tale. Una forza che si trasforma in 13 vittorie con ben sette per 1-0, un fattore invidiato da altri club più potenti, ricchi e strutturati di quello targato Adl. Si potessero contabilizzare gli effetti nella stagione in corso, trascorreremmo un fine anno ancor più sereno. Avremmo meno timori nel futuro. Il valore della potenza della volontà è parte di questo gruppo ed è altissima e sottostimata. È costituita da calciatori, tecnici, staff che ogni giorno fanno qualcosa in più per il progetto Napoli. E, a volte, non ci tengono nemmeno a farlo sapere. 

Al di là di qualche eccesso di retorica, il Napoli è davvero una squadra con l’orgoglio nel palmo della mano. Semmai c’è un problema di slanci tanto entusiastici quanto improvvisati, di una perdonabile vanità del far bene comunque anche con dosi di confusione, come oggi contro il Venezia. Ora che si ritrova con 41 punti in classifica va ben oltre gli obiettivi di un anno spaccato a metà. Da una parte questo Napoli, dall’altra quello del disfacimento morale e agonistico del passato campionato.
Certo, come dice Conte, il Napoli segna poco, più o meno la metà di Atalanta e Inter; tuttavia qui non ci sono sogni, ma solide realtà, come diceva quel tipo della pubblicità. Il Napoli sa soffrire, non sa perdere, né pareggiare, sa accendere la scintilla, anche nelle giornate in cui il fuoco sembra spento, anche solo e sempre per 1-0. 

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