Una vittoria comunque

Per comprendere quanto sia poco comprensibile una vittoria che sapeva di pareggio o sconfitta (stiamo scrivendo di Cagliari-Napoli 0-4) il caso di stasera è perfetto. Conte e i suoi meritavano un sì largo successo? Oppure ancora andava giudicato quanto ha impresso sulla partita una squadra piuttosto che un’altra? Due cappelli sulla stessa testa sono troppi, soprattutto quando non si sa quale prevalga. Ma nel calcio si materializza il  mondo del possibile. Allora, se il Napoli vaga tra incertezze di campo  e lacune - il Cagliari ha preso in mano la partita per buona parte dei 90’ - certo lampi imperiosi portano un’utile ancorché cinica vittoria . Già, perché ciò che passa e resta tra gli almanacchi del calcio è quel risultato.  Perché tra tanto sacrificio misto a buona volontà  (il Cagliari) e un notevole bagaglio di calciatori di qualità (il Napoli), vincerà quasi sempre quest’ultimo.

Ed ecco che Lukaku e Kvara non fanno sconti: per il Napoli terza vittoria consecutiva a Cagliari.  E parafrasando una considerazione ad uso della politica: i voti (ovvero in questo caso i gol) non si giudicano, ma si contano. E quattro è meglio che zero.

Tuttavia un segnale va colto: sullo 0-3, sia Di Lorenzo che Mazzocchi vanno a pressare nei pressi dell’area cagliaritana. Un’attitudine ben definita, che poi è la cosa più incoraggiante di 90’ spesso devastati dagli inutili  idioti, occupanti abusivi di certe curve.. 

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