Un doloroso ko da cui rialzarsi subito

Si ferma al "Castellani" di Empoli il filotto di vittorie consecutive del Napoli. Una sconfitta che fa male, malissimo. Sia per come è arrivata, sia perchè in questo modo il Napoli complica terribilmente le sue possibilità di agguantare il secondo posto in classifica (anche se la matematica lascia ancora aperti i discorsi). Inutile girarci attorno. Si può discutere che il 4-2 finale sia un risultato troppo pesante. O che due gol c'è li siamo fatti da soli. Vero, verissimo. Ma il Napoli ha meritato la sconfitta. Una vera lezione di calcio da parte di Sarri, allenatore eccelso, a dimostrazione che non è certo il nome o il palmares a fare la differenza (no, questa non è una frecciata a Benitez, maliziosetti). Si potrebbero stendere righe e righe di Word per esaltare la partita dei toscani, ma non è purtroppo questo il nostro compito. Dobbiamo per forza di cose "analizzare solo" il Napoli. Una squadra veramente difficile da inquadrare. In una partita sembra il Real d'inizio anni 2000, nell'altra partita pure, e alla terza diventa la leggendaria squadra degli "ammogliati". Il problema più grande è però l'approccio alle partite. Quando la gara non è un big match, il Napoli non scende in campo. Un vero peccato, perchè nel corso di una stagione sono sicuramente di più le partite cosiddette "minori". Tante poi le constatazioni che si potrebbero fare. Attenzione, constatazioni, non critiche. Ma preferisco approfondire un solo aspetto: Hamsik, da quando il Napoli è passato a giocare con un centrocampo almeno a 3 nel corso della partita, ha praticamente fatto 2 gol. E non è la prima volta che accade. Adessso però non fasciamoci troppo la testa. Non eravamo supereroi prima, non siamo brocchi ora. Una sconfitta, prima o poi, doveva arrivare. Sicuramente meglio oggi che giovedì prossimo. Non cambia nulla. Non è il momento di disunirsi e di accusare questo o quest'altro di essere salito/sceso dal carro. Sinceramente non credo che si dovrebbero mai fare discorsi di questo genere. Ultima piccolezza per chiudere; peccato non poter sentire nessun tesserato per via di questo maledetto silenzio stampa. Per quel che mi riguarda da condannare sempre, sia in caso di vittoria che di sconfitta. Ora però andiamo avanti, testa alta. Non è cambiato nulla. Il Napoli può e deve continuare a provarci fino in fondo. 

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