Troppi sintomi negativi: l’Europa League sembra un miraggio

È l'articolo che non avremmo mai voluto scrivere, perché vuol dire ammettere che la società, per questa stagione, dai risultati conseguiti, ha commesso grossi errori, creando una squadra non competitiva rispetto alle giuste ambizioni della tifoseria azzurra. Nella logica della continuità delle cose dette avevamo evidenziato, prima di Pasqua, che le quattro partite consecutive, a partire dalla Roma, tutte decisive, avrebbero fotografato la forza reale del Napoli. Da quanto accaduto (sconfitta con la Roma e allontanamento dalla zona Champions ed eliminazione dalla Coppa Italia perdendo al San Paolo contro la Lazio), risultano indicazioni palesi del malessere della squadra. È entrata decisamente in crisi di risultati, rischia di uscire definitivamente per quest'anno dal raggiungere traguardi significativi se non riesce a recuperare fiducia e credibilità in tempi brevi, battendo domenica la Fiorentina e giovedì a seguire uscendo indenne dal turno di andata di Europa League contro i temibili tedeschi. Se questi, che abbiamo visto sinora, sono i sintomi della squadra azzurra sarà durissima per la stessa compiere le due imprese. Comunque la speranza è ultima a morire, sebbene l'esperienza e la logica purtroppo ci portano a non credere oggi nei miracoli. Per quanto riguarda invece la partita contro la Lazio, esiste una responsabilità da attribuire in buona percentuale a Rafa Benitez, che non sa vedere la partita e non riesce a fare le giuste mosse sul campo subendone tutte le conseguenze negative. Pure ieri il tecnico ha commesso un errore grossolano, imperdonabile e decisivo per la sconfitta. Lo spostamento effettuato da Pioli di Anderson dalla sinistra alla destra non ha subito provocato le dovute contromosse, tutelando uno stanco e inadeguato Ghoulam nella marcatura del fuoriclasse della Lazio. Non ha pensato né a un raddoppio di marcatura a dieci minuti dal termine o in ultima analisi a spostare lo stesso Maggio a sinistra, che aveva ben neutralizzato il laziale per tutta la partita. Poi uno spento Higuain, e un centrocampo al di sotto delle aspettative, hanno fatto il resto portando il Napoli all’eliminazione dalla Coppa Italia. Riteniamo che a oggi non ci sono scusanti per questo ennesimo risultato negativo e la delusione questa volta è grande: lascerà senz'altro il segno. Aspettiamo le prossime due partite e dai risultati che ne scaturiranno potremo già, dal 17 aprile, fare una ben chiara valutazione della stagione degli azzurri.

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