Spalletti: “Raspadori è in dubbio. Quando parlo di Guardiola devo alzarmi in piedi”

Luciano Spalletti e Giovanni di Lorenzo hanno parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di Champions League tra Milan e Napoli; di seguito le parole dell’allenatore del Napoli e del capitano degli azzurri. 

 

La conferenza stampa parte con le parole di Di Lorenzo  

 

Cosa si vive nello spogliatoio dopo lo 0-4 maturato in campionato? 

 

"Della partita di campionato si è parlato anche molto, l'abbiamo analizzata ma conterà quello che accadrà domani sera. Ci siamo preparati bene, la vittoria di Lecce ha aiutato col morale. Siamo pronti!".

 

Su Rafael Leao

 

“Giocatore forte e di qualità ma dovremo stare attenti a tutta la squadra. Dovremmo cercarli di limitarlo il più possibile per provare a fare un buon risultato".

 

Timori dopo lo 0-4 di campionato?

 

“Timore zero, in campionato non siamo stati il solito Napoli. Domani sarà una partita diversa e l'affronteremo nella maniera giusta".

 

Cosa hai detto alla squadra riguardo l’assenza di Osimhen? 

 

“Sappiamo che è fortissimo ed è importantissimo per noi. Ma non c'è solo lui, non ci sarà e affronteremo questa gara con i giocatori che abbiamo".

 

Sui gol dei difensori

 

“Quando noi difensori aggiungiamo qualche gol è importante per la squadra. L'abbiamo sbloccata a Lecce su calcio piazzato. I dettagli fanno la differenza, cercheremo di sfruttare le nostre qualità sulle palle inattive. Non siamo stati la solita squadra in campionato, non abbiamo messo in campo le solite qualità. Domani sarà diverso, sappiamo l'importanza di questa partita".

 

Un consiglio per Raspadori?

 

“Nessuno, ha esperienza, ha vinto l'europeo. Ha grandissime qualità, è stato rallentato da qualche infortunio ma se giocherà dimostrerà il suo valore".

 

Come vi sentite mentalmente?

 

“Se guardiamo la stagione che abbiamo fatto sembra scontato essere qui. Io dico di goderci queste due partite, naturalmente con la giusta tensione. Dobbiamo essere liberi di testa, giocare con entusiasmo, essere spensierati. Cose che nella partita di campionato ci sono mancate. Ma stavolta sarà diverso, saremo un'altra squadra".

 

Cosa rappresenta per te la partita di domani?

 

“Importantissima non solo per me, ma anche per la società e i tifosi. Godiamoci questo momento, ci siamo preparati nella maniera giusta e siamo pronti per domani sera".

 

Tu e Theo siete l'emblema del terzino moderno

 

“Siamo due giocatori diversi, anche lui sta facendo molto bene e ho grande stima di lui. Anche lui come Leao è un'arma importante per il Milan, dovremmo essere bravi a contenerli".

 

Questa è la tua migliore annata?

 

“Penso di aver fatto bene anche gli altri anni. Con la squadra che va meglio è più facile parlarne. Arrivo a queste partite con la giusta consapevolezza, sono nel momento migliore della mia carriera. Per questo dico che dobbiamo goderci queste partite perché giocare un quarto di Champions potrebbe non ricapitare più".

 

Cosa hai detto alla squadra e cosa vi ha detto Osimhen?

 

“Victor ha fatto di tutto per esserci, ci ha fatto un in bocca al lupo. Era inutile rischiarlo per poi perderlo per altre partite. Ma anche gli altri assenti, che non sono in lista Champions meriterebbero di essere con noi. Non ho preparato nessun discorso alla squadra, è un gruppo concentrato che sa l'importanza di questa gara. Saremo tutti caricati per questa partita".

 

La conferenza stampa prosegue con le parole di Luciano Spalletti 

 

Ha vinto sempre la squadra in trasferta tra le sfide tra voi e il Milan

 

“Penso sia il lavoro costante da fare su di una squadra per farla diventare forte, avere una mentalità in modo tale da non distinguere quale sia il campo peggiore o migliore. Una mentalità da campione per andare a giocare per ottenere sempre il massimo del risultato. A dispetto di chi abbiamo davanti e dove andiamo a giocare, è una crescita per fare risultati importanti".

 

Quanto pesa l'assenza di Osimen?

 

“La forza di una squadra non è mai un'addizione nuda e cruda dei componenti della squadra. Ma delle qualità, di come riescono a coesistere l'uno con l'altro, il comportamento di squadra. E la nostra squadra ha fatto vedere di saper giocare al di là della formazione iniziale. Abbiamo vinto delle partite importanti anche senza Osimhen. Mi aspetto che chi va in campo abbia la fiducia dei compagni e propria".

 

Come sta Raspadori? 

 

“Ha fatto solo oggi come allenamento, non profondissimo. Si valuterà domattina per fargli fare ulteriori prove e poi sceglieremo chi giocherà in quella posizione".

 

Sull'importanza della partita

 

“Queste sono le gare che cancellano tante cose, dove tutti i giocatori attraverso l'importanza riescono a riconoscere ciò di cui c'è bisogno. Se si pensa che una partita di campionato interessa solo ai tifosi di Milan e Napoli, una partita di Champions interessa agli appassionati di tutto il mondo e i calciatori questo anche involontariamente un po' lo subiscono".

 

È la partita più importante della sua carriera?

 

“Spero ce ne siano altre più importanti di questa. Siamo a un punto molto alto della nostra carriera, parlo per me ma anche dei miei calciatori. Dobbiamo portare la voglia, l'entusiasmo da dove siamo partiti. Quando vai a giocare queste partite di Champions vai a giocare in stadi di squadre che sembrano proibitivi, ma noi abbiamo dimostrato di saper fare bene e mi aspetto che i ragazzi facciano lo stesso anche domani. E poi ci dobbiamo divertire, ci dobbiamo gustare tutto in ampiezza, anche la cena della vigilia".

 

Una vigilia vissuta come quella di Natale 

 

“Tutte le ore che circondano queste partite qui sono bellissime, non solo la partita nuda e cruda".

 

Cosa dirà a Maldini?

 

“Penso di non dover dire niente a Paolo per la stima che ho di lui, perché parte da lontano. Con le telecamere si riprende ogni dettaglio ma queste sono cose normalissime di spogliatoio. Quando ero allo Zenit e avevo la possibilità di decidere i nomi dei collaboratori mi fu chiesto un profilo internazionale per andare a dare più visibilità al club. Feci il nome di Paolo Maldini e furono felicissimi. Mi chiesero di contattarlo, lo feci ma lui non accettò. Questo è per evidenziare la stima che ho della persona, del calciatore. Feci un post su Instagram, di giugno 2020, dove scrissi che Il battito del calcio sarà bello anche da casa, Io lo vedrò dalla Scala del calcio; vicino a una scala e per fare questo post misi delle maglie, quelle più vicine a me sono quelle di Maldini e De Rossi. Chiudendo, fu un dispiacere per me non aver salutato Maldini alla fine della partita".

 

Sulle valutazioni alla vigilia di una partita così importante

 

“Invece di portarlo a rischiare di farsi male in maniera profonda abbiamo fatto delle valutazioni, pensando alle partite successive. Visto che questa è la competizione dei campioni, i campioni non si piangono addosso. E noi ne abbiamo tantissimi di campioni. Poi ci sono l'emotività e il carattere che a volte possono spostare, ma so che questa squadra domani sera farà di tutto per essere migliore del Milan. Partita difficile, noi non eravamo quelli più forti 15 giorni fa, non siamo i più deboli adesso. Ci giocheremo molto per il futuro di tutti noi e ci faremo trovare pronti. 

Ho capito che la sua risposta è che le parole che ho detto non sono state interpretate per il modo che le volevo intendere. Quando parlo di Guardiola, mi devo alzare in piedi (si alza in piedi). Lui è uno degli allenatori che guardo costantemente. Se le mie parole non hanno fatto l'effetto che volevo gli chiedo scusa perché a me fa piacere se uno come lui parla bene del Napoli. Io dovrei metterci giorni per parlare delle sue squadre, tanto ne parlerei bene. Se poi parliamo del Napoli che deve vincere la Champions allora dico che noi non abbiamo l'ansia di dover dimostrare di dover vincere la competizione. Ora ci dobbiamo divertire, naturalmente mantenendo quella postura e quell'orgoglio che ci siamo meritati sul campo. Spero di poterci fare due risate con Guardiola su questo discorso davanti ad un buon caffè turco".

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