Arriva una scommessa in casa Napoli per il dopo-Benitez. Sarri è il nuovo allenatore azzurro, scelto dal presidente in persona. Un sogno che si avvera per un tecnico che ha fatto tanta gavetta prima di affacciarsi alla Serie A. Il suo Empoli si è salvato con una ricetta tutt'altro che all'italiana. La sua squadra è stata senza dubbio quella che ha mostrato la migliore organizzazione tattica dell'intero torneo. Un buon dato positivo che, tuttavia, ridimensiona le ambizioni del club. Sarri non ha esperienze in una grande piazza e, soprattutto, non sa cosa vuol dire affrontare due impegni settimanali. Un bel baluardo per un allenatore addestratore, abituato a lavorare sodo durante tutta la settimana per dare la grande organizzazione tattica ammirata ad Empoli. Sarri sarà costretto a ridurre il suo addestramento settimanale sin da settembre, con l'inizio dell'impegnativo calendario europeo. Un banco di prova importante per uno che chiamano "mister 33 schemi" a causa della sua preparazione specifica ai calci piazzati. Queste premesse fanno di Sarri un allenatore intrigante, promettente, ma pur sempre una scommessa e, in quanto tale, mal digerita dai tifosi. A cercare di far cambiare loro idea ci stanno provando con grande dedizione gli addetti all'informazione "governativi" (per scelta autonoma), che stanno già gettando le basi per fare del tecnico toscano il nuovo parafulmine degli errori dell'area tecnica del club. A Sarri non si potrà chiedere la qualificazione in Champions ad ogni costo, perchè è naturale aspettarsi degli errori da chi sta per affrontare la sua prima esperienza in un club di vertice con i naturali dazi figli del noviziato. La sua buona riuscita dipenderà dalla sua abilità a saltare le difficoltà che si presenteranno a lui per la prima volta in carriera. I costruttori del nuovo parafulmine dovranno bagnare le polveri per facilitare il lavoro del nuovo allenatore e concentrarsi piuttosto sulla tempistica delle operazioni di mercato in vista del ritiro. I duri addestramenti del tecnico senza giacca e cravatta e lontano dagli schemi del calcio moderno, saranno più efficaci se realizzati con un organico completo sin da subito. Una scelta contraria renderebbe contraddittorio l'ingaggio di un addestratore.
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