Un particolare retroscena viene svelato dall'edizione odierna della Gazzetta dello Sport su Armando Izzo, attuale difensore del Genoa. Il giovane ragazzo ha segnato per la prima volta in serie A contro l'Inter a San Siro e la Rosea rivela di quando il difensore, ceduto dal Napoli nello scorso campionato, nella stagione 2010-11 dichiarò all'allora tecnico azzurro Mazzarri di non possedere scarpe da ginnastica e di non potersele permettere. Di corsa l'allenatore toscano mandò un proprio collaboratore che, a spese di Mazzarri, provvide all'acquisto. Si legge ancora sul quotidiano sportivo che in quel periodo anche il capitano Paolo Cannavaro organizzò una colletta nello spogliatoio per aiutare la giovane promessa. A tal proposito non si riesce a capire perchè un ragazzo con il talento di Izzo sia stato ceduto a titolo definitivo senza che la dirigenza del Napoli scommettesse un euro sulla riuscita del giocatore. Si parla tanto di progetto azzurro, di una società che è in divenire e alla fine quando le soluzioni si hanno in casa propria si preferisce andare ad acquistare giocatori all'estero di cui si sa poco e che magari avranno bisogno di tempo per ambientarsi, procurando così un danno sia tecnico-ambientale che economico alla società.