Esaltano il pareggio per 1-1 del Napoli all'Olimpico sulle prime pagine dei giornali. Per gli esperti, gli azzurri hanno già un piede e mezzo in finale di coppa Italia. Stasera appuntamento tra Juve e Fiorentina per l'andata della seconda semi-finale.
Squadra ancora smarrita ora pazienza e rinforzi
L'estate del Napoli s'annuncia con un inganno: giudicare la squadra prima che sia a metà dell'opera. Bella e raggiante nelle partite con montanari trentini e col Cittadella, sgonfia e preoccupate col Nizza. Insomma tutto e il contrario di tutto. Il Napoli è immerso in un abbaglio; non ha sciolto i nodi del suo difficile ancorché recente passato e non é in braghe di tela, come il ko di Nizza farebbe pensare. Detto che gli mancano tre assi portanti - Reina, Hamsik e Higuain -, resta una verità: il gruppo è da rifondare mentalmente e tecnicamente. I disastri dei due anni di Benitez galleggiano ancora nell'aria come freschi fantasmi. Sarri dovrà martellare tanto per ricordare ai suoi i fondamentali del calcio, abituatosi a considerare futile la fase difensiva. Purtroppo in attesa di altri probabili arrivi dovrà addestrare vecchie comparse. Ecco il vero problema: il Napoli nella sua indefinita capacità paga una campagna di rafforzamento tardiva e incompleta nel reparto arretrato. Siamo sinceri, Chiriches ha giocato 40 partite in due anni al Tottenham, Gabriel ha l'esperienza di un debuttante: sono due scommesse, non ancora due rinforzi. Tuttavia il tempo, pur se apparentemente tiranno, potrà restituire fiducia alla gente del Napoli. Purché De Laurentiis batta altri colpi. Di mercato.