Nonostante lo sfavore dei pronostici, il Napoli di Antonio Conte conquista il Gewiss Stadium di Bergamo, dove infligge un sontuoso 3-2 all’Atalanta di Gian Piero Gasperini. I partenopei centrano la sesta vittoria consecutiva in campionato, che consente loro di mantenere intatte le distanze dall’Inter – vincente contro l’Empoli – e allungare sui bergamaschi, ormai distanti sette punti dalla testa della classifica.
Rispetto all’uscita casalinga con l’Hellas Verona, cambia il canovaccio della gara. Il Napoli tiene molto meno il pallone, facendo registrare il 43% di possesso palla, di molto inferiore al 69% di una settimana fa. Oltre a questo, diminuiscono anche i tiri tentati (6 invece di 14), ma aumenta notevolmente la percentuale di realizzazione: a parità di tiri in porta (3), il Napoli realizza un gol in più rispetto alla gara contro il Verona, facendo sfoggio di un cinismo brutale e decisivo.
Aumentano, invece, i pericoli in difesa: i partenopei concedono ben 15 tiri all’Atalanta – più del doppio di quelli concessi agli scaligeri (6) -, di cui 6 verso lo specchio della porta difesa da Meret. Il risultato è che il Napoli torna a prendere gol dopo 3 clean sheet consecutivi, pur rimanendo la miglior difesa del campionato: 14 gol subiti in 21 partite.
Da qualche gara il Napoli ha iniziato a segnare tanto e con una certa continuità, il che rappresenta una sicurezza quando si affrontano squadre pericolose sotto porta come l’Atalanta. Settimana prossima c’è la Juventus e sognare non è più vietato.
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