Napoli padrone: il San Paolo trascina gli azzurri al record

La Serie A ha finalmente trovato il suo padrone. È il Napoli di Sarri che, in un San Paolo da mille e una notte, supera anche l'esame Sassuolo allungando a +4 sull'Inter, fermata a Bergamo dall'Atalanta, con la Juventus a soli due punti di distanza in classifica, dopo la decima vittoria consecutiva ottenuta sul campo dell'Udinese. Azzurri che adesso attendono proprio i nerazzurri di Mancini per i quarti di finale di coppa Italia, prima della trasferta a Genova contro la Sampdoria, quando il calendario riserverà anche l'incrocio tra Juventus e Roma che potrebbe favorire il tentativo di fuga degli azzurri in classifica. Neanche il più ottimista dei tifosi azzurri avrebbe prospettato questo scenario dopo venti giornate e soprattutto dopo la partita d'andata contro i neroverdi di Di Francesco che segnò il debutto amaro (sconfitta per 2-1) sulla panchina del Napoli di Maurizio Sarri.
Quarantaquattro punti nelle prime venti giornate di campionato. Mai al Napoli, nei suoi quasi novant'anni di storia, era capitato di viaggiare a quote così elevate. Un girone dopo, è un altro Napoli che, partita dopo partita, aldilà degli aspetti tattici che appaiono ormai quasi perfettamente assimilati - ognuno degli azzurri in campo sa cosa fare con il pallone tra i piedi -  , ha acquisito il piglio della grande squadra. Convinzione nei propri mezzi, determinazione, agonismo ed un Higuain capace, a sua volta, di fare venti su venti in campionato, sono gli elementi che hanno permesso al Napoli di risalire la china anche sabato sera, dopo il vantaggio lampo di Falcinelli su rigore. Una qualità degli azzurri sorprende più delle altre e vale a dire la capacità di riuscire a trovare soluzioni alternative, ma ugualmente efficaci alla resistenza dell'avversario di turno. Altro che Napoli monocorde come si era assistito soprattutto nel biennio di gestione spagnola.
Casa dolce casa. È davvero il caso di dirlo per il Napoli di Sarri che con la vittoria di sabato sera ha rafforzato ulteriormente il proprio ruolino interno. Gli azzurri hanno, infatti, il miglior rendimento casalingo della Serie A con otto vittorie e due pareggi. Solo Sampdoria (2-2) e Roma (0-0) sono riuscite a tornare a casa imbattute, a differenza delle stagioni passate quando il San Paolo era diventato terreno di conquista anche di squadre come Chievo, Parma, Palermo, Empoli, Cagliari... San Paolo che anche ieri sera è tornato a giocare il ruolo del fatidico "dodicesimo uomo" al fianco degli azzurri: dal primo minuto fino ad oltre il novantesimo, con quel"giorno all'improvviso", l'effetto del pubblico di Fuorigrotta si sente eccome. Squadra e tifosi giocano ormai assieme a testimonianza di quel feeling ritrovato (i 18mila e gli spazi vuoti nelle curve contro la Lazio sono soltanto un lontano ricordo). Gran parte del merito va riconosciuta a Maurizio Sarri capace di aver restituito il Napoli ai napoletani a suon di gol e dimostrazioni di calcio puntualmente regalate ad un pubblico tanto esigente quanto competente. San Paolo trascinante ed Higuain trascinatore. Ma i venti gol del Pipita meritano uno spazio a parte. .

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