Napoli, il bicchiere è mezzo pieno oppure mezzo vuoto?

Archiviato il febbraio terribile, sia dal punto di vista fisico (con 7 partite in 26 giorni) che sotto il profilo dei risultati (due punti nelle ultime tre giornate di campionato ed eliminazione in Europa League ad opera del Villarreal), in casa Napoli è già possibile tracciare un bilancio parziale di ciò che è stato fin qui il cammino della squadra di Sarri. Al termine della stagione mancano “solamente” undici partite, che in soldoni vuol dire ancora 33 punti da assegnare con gli azzurri che, classifica alla mano, sono in piena lotta per contendere lo scudetto alla Juventus e per conquistare l’accesso diretto alla fase a gironi della prossima Champions League.

All’indomani del pareggio per 1-1 in casa della Fiorentina la domanda sorge spontanea: il fatidico bicchiere, per il Napoli, è mezzo pieno oppure mezzo vuoto?

PERCHE’ MEZZO PIENO – Basterebbe riavvolgere il nastro ad appena sei mesi fa, quando dopo tre partite già si pensava al nome del possibile sostituto di Maurizio Sarri sulla panchina azzurra per pensare a quanta strada sia stata fatta da allora. L’ex tecnico dell’Empoli è riuscito a superare lo scetticismo iniziale ed a conquistare l’intero ambiente, calciatori in primis, con la forza delle proprie idee e con l’umiltà. Ma guardarsi alle spalle, a ciò che è stato, assumendo un atteggiamento miope verso il futuro è un esercizio troppo comodo che non fa' al caso di una squadra che ha occupato per sei giornate (non consecutive) la vetta della classifica. I risultati ottenuti hanno alimentato le ambizioni e, di pari passo, anche le responsabilità per la squadra di Sarri chiamata a vivere un finale di stagione, comunque vada a finire, da protagonista. Nonostante l’andamento lento delle ultime giornate, il Napoli è ancora lì, a soli tre punti dalla Juve capolista e con cinque lunghezze di margine sulle inseguitrici Roma e Fiorentina, attese dallo scontro diretto di venerdì sera all’Olimpico. Superato il ciclo terribile con Juventus, Milan e Fiorentina, il calendario adesso sembra sorridere agli azzurri che in caso di filotto positivo con Chievo, Palermo e Genoa, da qui a Pasqua, potrebbero riprendere la marcia interrotta dopo la vittoria casalinga contro il Carpi. Il Napoli che esce dal Franchi con in tasca un punto importante, per ripetere le parole pronunciate da Reina nel post partita, ha l’obbligo di guardare all’imminente futuro con ottimismo. Higuain ha ritrovato il gol ed alla squadra le prestazioni non sono mai mancate, tenendo conto anche del valore degli avversari incontrati. L’imperativo, adesso, è recuperare il dispendio fisico delle ultime settimane.

PERCHE’ MEZZO VUOTO – Chi tra i tifosi del Napoli non aveva iniziato a farci il pensiero a quella parolina che inizia per “s”? Anzi, a dire il vero, la parola scudetto, qualche settimana fa, veniva snocciolata con (apparente) tranquillità e disinvoltura tra gli stessi protagonisti azzurri. Altro che scaramanzia che tanto và di moda da queste parti. Il calo fisico e di brillantezza, seppur fisiologico, delle ultime uscite ha impedito al Napoli di arrivare al primo snodo cruciale della stagione con il serbatoio pieno di energia. Qualche mese fa, anche il buon Villarreal sarebbe affondato sotto i colpi di Higuain e compagni, che, invece, nell’ultimo periodo hanno dovuto fare i conti anche con la sfortuna. La croce ancora una volta finisce tristemente addosso all’operato della società sul mercato di gennaio. Non ce ne vogliano Grassi e Regini, ma forse Sarri avrebbe avuto bisogno di altro per rendere perfetta la sua macchina.

Dislike non mi piace
0

Calciomercato

Le Opinioni

Serie A

Scroll to Top