Strameritava l’Udinese, in 10 da metà ripresa: si piega all’ultimo rigore, parato ad Allan, il migliore in campo, una spanna su tutti. La coppa Italia diverte, convince, al di là di una formula che favorisce le squadre più forti. Il Napoli vorrebbe imitare l’Inter nel dominio sulla Sampdoria, invece ringrazia l’arbitro come la Roma contro l’Empoli. Il rigore che avvia la rimonta non c’è, diversamente l’Udinese avrebbe forse difeso il vantaggio evitando i supplementari.
Le emozioni fioccano, con il penalty di Mertens sulla traversa: la trattenuta di Gabriel Silva è ingenua, certo lo scledense Orsato ha coraggio nel fischiarla al 2’. I bianconeri accarezzano il vantaggio con Thereau, tremano sul colpo di testa di Gabbiadini intercettato da Scuffet e al 36’ sul palo di Gargano, con deviazione di Hallberg, 19enne svedese. Piove, è freddo come in Friuli, Stramaccioni in giacca viene travolto da una scivolata di Mesto e rialzandosi cade: l’esterno è fra i 4 italiani in campo, con Gabbiadini, Scuffet e Pasquale, non titolari in campionato. Jorginho ha perso la brillantezza di Verona, così non arriverà in nazionale nonostante gli avi berici. La superiorità della squadra di Benitez non è schiacciante perchè capitan Hamsik è oscuro e Mertens vivicizza solo il finale di tempo, con una volata a sinistra. Dove il croato Strinic è scolastico quanto Paredes nella Roma.
Nel secondo tempo il vicecampione del mondo Andujar respinge corto il mancino di Bruno Fernandez, Thereau scarabocchia fuori una ribattuta agevole: neanche sapeva di essere in fuorigioco… Hamsik da destra solletica Scuffet. Al 13’ arriva il contropiede da urla: Allan ruba palla a centrocampo, il 18enne marocchino Jaadi va in uno contro uno su Enrique, scarica per Thereau che avanza e azzecca il diagonale. Gabbiadini ci prova, giungono fischi sugli azzurri. Un secondo rigore per una mezza spinta di Hertaux su Duvan Zapata è assurdo, Orsato sbaglia e così condiziona l’ultimo ottavo di finale, permettendo a Jorginho di pareggiare. Un giorno ci spiegheranno perchè la grande di turno viene sempre favorita. A metà frazione Widmer ferma e merita la seconda ammonizione. Mertens è scatenato, mai quanto Allan. L’Udinese resiste serena e Fernandez infastidisce Andujar.
Supplementari, Aguirre buggera Britos, Mesto salva vicino alla linea, poi rifulge Kone. Hamsik con il destro da fuori mette il 2-1, replica il greco con una perla analoga alle due con il Bologna, al San Paolo: questo destro è in mezza girata, mentre allo scadere Andujar gli nega il sorpasso. Mancato anche da Mertens. Andujar devia il sinistro di Allan dal dischetto. Mercoledì 4 febbraio ci sarà Napoli-Inter, anzichè l’Udinese a San Siro. I rigori premiano Benitez come in supercoppa, i detentori restano in corsa.
L’unica finale nella storia del Friuli è stata un secolo fa, persa con il Vado Ligure. Chissà quando sarà l’anno buono, per mettere il primo trofeo in bacheca. Guidolin c’era riuscito con il Vicenza, 18 anni fa, adesso è teoricamente dt delle squadre della famiglia Pozzo. Avrà sofferto davanti alla tv, sullo sfumare dell’impresa bianconera dell’anno.