Le nostre pagelle di Napoli-Lazio

Andujar 6: un grande intervento proprio qualche minuto prima del vantaggio laziale sembrava presagire una porta inviolata che a Napoli resta un miraggio. Incolpevole sull'1-0 biancoceleste.
 
Maggio 6: quell'indecisione sul gol di Lulic gli fa perdere mezzo voto; uno dei migliori dei suoi, fa su e giù per la fascia per più di un'ora ed è uno dei più pericolosi nella trequarti avversaria, ma il solito erroraccio a metà con Albiol costa caro agli azzurri.
 
Albiol 5.5: fino a quel momento una buona gara dello spagnolo, ma un centrale della sua esperienza non può non leggere il taglio dell'esterno biancoceleste. I suoi errori stupiscono proprio perchè elementari, a questo punto è difficile parlare di forma fisica, i limiti sono quasi esclusivamente tecnici.
 
Britos 6: stavolta può dire di non essere stato lui a compromettere la partita. Una prestazione sufficiente del centrale mancino che i tifosi sperano continui su questa strada.
 
Ghoulam 5.5: quando Pioli sposta Anderson sulla sua fascia pare che viaggi in stampelle mentre il laziale in motorino. Nonostante una prima metà di gara l'algerino si fa bruciare dal campioncino biancoceleste senza mai riuscire a prendergli le distanze.
 
Inler 6: lo svizzero è autore di una buona prova, è quello che sbaglia di meno in fase di costruzione della manovra, non a caso le chiavi del centrocampo dovrebbero essere affidate a lui. Si diletta anche in vari cambi di gioco che creano più di una difficoltà alla linea difensiva di Pioli.
 
Gargano 5: non una delle migliori serate per lui, sembra abbia le scarpette messe al contrario, sbaglia un'infinità di passaggi. A sua discolpa c'è da dire che era reduce da qualche fastidio muscolare negli ultimi giorni, nulla da obiettare come al solito dal punto di vista dell'impegno. Sost 85' Insigne 6.5: entra a 5 minuti dalla fine, giusto il tempo di far vedere agli altri come si gioca a calcio. Azione da cineteca dello scugnizzo che con una sgaloppata di 50 metri ne lascia due sul posto e solo l'intervento sulla linea di Lulic gli nega una rete da antologia.
 
Mertens 5.5: meno spumeggiante delle ultime apparizioni, d'altronde non si può andare sempre a cento all'ora. Il belga ha inciso poco e a parte un paio di occasioni ha sempre trovato davanti un attentissimo Basta in copertura. Sost 68' de Guzman​ 4.5: una ventina di minuti in campo, giusto il tempo di farsi ammonire e mangiarsi una palla gol colossale. Benitez lo inserisce anche per garantire maggior copertura su Anderson ma l'olandese si disinteressa totalmente della fase difensiva.
 
Gabbiadini 5.5: uno dei mancini più precisi in circolazione; a parte il palo su punizione però, l'ex doriano si vede poco in fase d'attacco e l'enorme sforzo fisico che gli richiede Benitez pare proprio non essere nelle corde dell'italiano che non ama ricoprire quell'enorme fetta di campo. Sost 72' Callejon 5.5: il suo ingresso in campo non cambia le sorti del match, dopo pochi minuti arriva il gol della Lazio e la gara degli azzurri si trasforma in una serie di lanci lunghi nell'area biancoceleste, non proprio il suo pane quotidiano.
 
Hamsik 5.5: anche per lui un tiro di sinistro a volo che avrebbe fatto venir giù lo stadio, ma non gira proprio bene allo slovacco. Troppi errori di misura, spesso è ingabbiato in quella zona di campo che non gli calza affatto, non riesce mai a trovar spazio per le sue giocate sempre circondato da mediani e difensori avversari.
 
Higuain 5: una delle prestazioni più incolori del suo percorso a Napoli; i tifosi sperano solo non si stia spegnendo quella luce negli occhi che vedevano splendere dopo l'eliminazione dalla Champions con l'Arsenal dell'anno scorso. Il Napoli produce meno rispetto a prima e lui è il primo a farne le spese ma anche quelle pochissime occasioni che gli capitano sui piedi non vengono trasformate in oro.
 
Benitez         : datelo voi il voto, c'è qualcosa di profondamento scorretto nel dire che la squadra non è in crisi con una difesa che incassa più del Chievo in campionato. E c'è anche qualcosa di profondamente scorretto nel dire di aver creato 8 palle gol nitide quando la tua squadra è reduce da una sola vittoria nelle ultime nove gare. La sua incertezza (o certezza non manifestata) circa il suo futuro smantella quei pochi capi saldi presenti all'interno della rosa che ad ogni apparizione in campo sembra stia lì perchè l'abbiano messa e non perchè ci voglia stare. Che sia un problema di ambientamento al campionato il suo, o altro non lo sapremo mai con certezza, ci si chiede ormai da tempo però come si possa l'anno prossimo ricominciare una stagione con questi presupposti.
 
[ Leonardo Vivard ]
Twitter: @LeonardoVivard

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