Inferno Parma: da Manenti dimissionario a Malagò furioso anche i tweet di Lucarelli e Altobelli jr.

Caos del caos per il Parma ma i tifosi non abbandonano la barca. Ieri, ennesima domenica senza calcio, il Parma si è allenato comunque dando vita a una partitella in famiglia. I tifosi c'erano e incoraggiavano i ducali con cori, mentre aizzavano accuse a Ghirardi, Leonardi e il neo presidente Manenti. Lo stesso che fredda tutti con la sua dichiarazione: "Abbiamo tre opzioni: vendere, portare i libri in tribunale o presentare il piano di rientro in Procura. Vendere? Sì, se qualcuno si fa avanti con un'offerta". Ma la pace per questi giocatori, tifosi quando arriva? Oggi arrivano le parole di Abete, vice presidente dell'Uefa: "Va fatto l'impossibile, con ogni sforzo, per far proseguire il Parma in questo campionato, sia per garantire una conclusione naturale della stagione sia per non avere un danno d'immagine a livello internazionale". Eppure non si ferma la furia di Malagò che vuole i colpevoli di questo caos: "Non è accettabile che nessuno abbia detto 'è colpa mia'. Non c'è nessuno che finora si sia assunto la responsabilità. Se nessuno se la prende, allora sarà responsabilita' delle istituzioni individuare di chi è la colpa: questo è sicuro perché non è più accettabile". Questo nel 2015, nello sport in Italia, non è accettabile. Questo scarico di responsabilità l'uno con l'altro io non lo accetto, quindi aspettiamo questa assemblea di lega venerdì e vediamo cosa emerge. Poi è chiaro che con il sottosegretario Delrio ci confronteremo non solo ufficiosamente ma anche ufficialmente". Oggi arriva una notizia, l'ennesima, quella di un nuovo acquirete su cui interviente il sindaco di Parma, Pizzarotti: "L'attuale proprietà dal suo arrivo non ha dimostrato un solo atto concreto - spiega il sindaco a Calciomercato.com - Ci sono state tante parole ma nulla di fatto. Ho già ribadito pubblicamente che il signor Manenti non è credibile, né l'uomo giusto in grado di salvaguardare gli interessi del Parma, che per la sua storia e per ciò che rappresenta per noi parmigiani merita di più, molto di più". Un intervento pesante, poi il pensiero al nuovo possibile aquirente Zanetti: "In questi giorni diversi nomi interessati al Parma si sono fatti avanti ma ora non voglio sbilanciarmi. Al momento il mio unico interesse, e il mio impegno, è che la società torni in mani sicure, concrete e con fatti da presentare, e non parole. Vedremo nei prossimi giorni, anche perché si sta avvicinando la scadenza del tribunale". Altra giornata burrascosa per la FC Parma, che è ancora lontana dal termine. Se da un lato Alessandro Lucarelli, capitano della squadra ducale, viene appoggiato, dall'altra viene accusato. Proprio Mattia Altobelli, figlio del noto campione del Mondo del 1982, accusa il capitano ducale con un duro messaggio su twitter: "Caro Alessandro Lucarelli, dov'eri quando in serie C fallivano squadre ogni anno e giocatori che di certo non prendevano cifre come le tue perdevano 6-7 mesi di stipendio? Non ti indignavi ai tempi, vero? Certo, non li perdevi tu, quindi che problema c'era...". Pronta arriva la risposta del giocatore parmense: "Caro Mattia, io i miei soldi li posso anche perdere visto che con il calcio ci ho mangiato abbastanza. La mia battaglia sta nel mettere in discussione il sistema di controllo e tutela che ha fallito in tutte queste circostanze e per garantire lo stipendio a chi ne ha veramente bisogno (dipendenti)"

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