Finalmente il Napoli che tutti volevamo, una squadra che riesce a battere le ‘piccole’ avvicinandosi pericolosamente al secondo posto occupato dalla Roma di Garcia, che in quattro partite ha collezionato altrettanti pareggi. Giovedì ci sarà la sfida al San Paolo contro l’Inter di Mancini valida per l’accesso alle semifinali, c’è il tutto esaurito e spero che i nostri calciatori non siano maturati così tanto da non deludere le aspettative dei tifosi presenti allo stadio; inutile ribadire che battere la compagine milanese sia un obbligo visto che questa l’organico di questa squadra è di gran lunga superiore a quello della società meneghina: i tredici punti di differenza in campionato dimostrano questa netta differenza. Invece in campionato la formazione partenopea affronterà l’Udinese di Andrea Stramaccioni; la sconfitta ai rigori in Coppa Italia non sarà andata giù alla famiglia Pozzo che quasi sicuramente tenterà lo sgambetto, sarà un match importante per testare le ambizioni di questo Napoli: può puntare solo al terzo posto o può tentare di raggiungere il secondo gradino del podio? Domenica vedremo. Sicuramente ora sarà difficile per Benitez lasciare fuori Gabbiadini e, specialmente, Strinic (anche dopo il rientro di Ghoulam dalla Coppa d’Africa) due giocatori che stanno dando man forte alla causa della squadra del tecnico spagnolo. Unici due nei nella trasferta di Verona: I calciatori sbagliano troppe occasioni da gol per chiudere la partita (e non sempre ti po’ andare bene) e la difesa, un film horror che potrebbe vincere i prossimi premi Oscar sbaragliando la concorrenza in tutte le categorie. Rafael deve essere più sicuro di sé stesso, Albiol deve essere colui che fa la differenza e non quello che perde palla mettendo a repentaglio una partita intera (sveglia Raul!) ed infine Britos, complice del compagno spagnolo, vero regista della pellicola dell’orrore di domenica: siamo sicuri che non bisognava aggiungere allo scacchiere di Rafa un altro difensore? Speriamo che Koulibaly, nel prossimo match, torni a mettere una pezza, non vogliamo suo fratello gemello, protagonista delle ultime partite. Infine vorrei soffermarmi su una notizia che sta facendo rumore nelle ultime ore: il giudice sportivo non squalifica il centrocampista bosniaco della Roma Pjanic perché le immagini non sono chiare…davvero interessante, quindi bisogna pensare che Mario Rui sia stato fucilato da un cecchino appostato sugli spalti dell’Olimpico. Nel ‘lontano’ 2011 un ex beniamino del popolo azzurro, Ezequiel Lavezzi, durante la partita contro la squadra giallorossa (terminata due a zero per gli azzurri) rispedì al mittente lo sputo del ‘fenomeno’ Rosi facendo scatenare un putiferio: dalle immagini non si vedeva bene il gesto (molto brutto) ma ecco che Mediaset fece uscire dal cilindro altre immagini che permisero al giudice sportivo di squalificare l’attaccante argentino per tre giornate e, allora, il Napoli si giocava il campionato con il Milan di Allegri. Coincidenze? Io non credo, ma in fondo si sa: siamo in Italia, la terra dei furbi e dei ladri.