Per una notte, il Napoli è stato capolista e si è goduto le due perle del suo nuovo bomber Milik, la punta polacca che ha scacciato le nuvole arrivate sopra il San Paolo dopo il gol dalla lunga distanza di Verdi con la complicità involontaria di Reina. Per una notte Napoli ha potuto sognare, rimanendo con i piedi per terra perché sa che la Juventus deve giocare contro un' Inter ancora indecifrabile dopo un mercato da protagonista. La città ha spostato il proprio sguardo dal Sud America all'Est Europa, passando dall' idioma spagnolo a quello polacco per caricare ad ogni partita Milik e il nuovo jolly del centrocampo Zielinski, l'uomo che mancava al Napoli nella passata stagione, capace di spaccare il match se messo in condizione e grazie al suo maestro Sarri, con la sua esplosività può diventare uno dei protagonisti di questa stagione ancora lunga ma già promettente. Una domanda è giusto porsela, per rispetto della persona della quale parleremo: di chi è il merito di questo mercato funzionale all'attuale progetto del Napoli? Chi è il fautore degli arrivi di Milik, Zielinski, Diawara, Rog e Giaccherini? Risposta: Cristiano Giuntoli. In realtà è così e non dobbiamo sorprenderci. Il calciomercato è un pò come il mondo del cinema: c'è il produttore pronto ad investire per il film (sperando in un ritorno economico nella vendita nelle sale), il regista che propone la sceneggiatura e gli attori, gli ultimi di questa scala ma assoluti protagonisti nel regalare emozioni agli spettatori. Nel Napoli, a modo suo, è così: De Laurentiis è produttore prima di cinema e poi di sport, anche se spesso e volentieri sa fare anche il regista di mercato, portando a Napoli giocatori del calibro di Cavani e Quagliarella. Ma nella società ci sono ben due conduttori del film annuale, cioè Sarri in campo e Giuntoli con il calciomercato. L'attuale direttore sportivo degli azzurri che ha accompagnato nel medesimo ruolo lo Spezia in B e il Carpi nel grande salto dalla D alla A, ha fatto un mercato di grande spessore e ha portato giocatori potenzialmente campioni in prospettiva futura come Milik, che in nazionale gioca con un mostro sacro come Lewandoski, Zielinski, il promettente Diawara e la futura stella del calcio mondiale Rog, capace di giocare come ala, mezz'ala e trequartista, tenuto ancora in fresco come il miglior super alcolico da Maurizio Sarri, senza dimenticare il bagaglio di esperienza portato da Giaccherini con un'operazioni di mercato vantaggiosa per tutti. Su questi 5 acquisti, fatta eccezzione per Tonelli e Maksimovic fortemente voluti da De Laurentiis, c'è la firma di Cristiano Giuntoli e se non ci saranno incidenti di percorso, il Napoli entro due stagioni si troverà dei campioni con un potenziale da far invidia a parecchie squadre europee. Chi ha buona memoria sicuramente ricorderà l'interesse del Napoli per Klaassen dell'Ajax, ma l'attaccamento alla maglia lo ha convinto a rimanere ad Amsterdam e dopo gli Europei in Francia, Arkadiusz Milik si trovava in "vacanza" a Capri e dopo poche settimane avrebbe firmato per vestire la maglia azzurra con il suo inedito 99 dietro le spalle, anche perché indossare quella 9 dopo l'addio di Higuain e con il cuore dei napoletani colmo di dolore sarebbe stato troppo per tutti, anche per un attaccante freddo come il polacco. Ma vogliamo scommettere che Giuntoli era interessato in realtà a Milik e non a Klaassen? Siamo sicuri che l'interesse per il capitano dell'Ajax era tutto un escamotage per depistare la stampa per poi piazzare dall'ombra il colpo Milik? E ancora, quanto ci scommettiamo che questo direttore farà bene nel Napoli nel futuro?. Dare una risposta a queste tre domande è complicato e si deve avere una sfera di cristallo per saperlo, ma una soluzione alternativa e certa c'è: Giuntoli ha sempe un asso nella manica e il Napoli non aveva un direttore di mercato così preparato dai tempi di Pierpaolo Marino, con tutto il rispetto per Riccardo Bigon.
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