Quanto avvenuto domenica sera dopo Napoli-Inter, in occasione delle solite interviste a caldo, è stato a dir poco una caduta di stile della società partenopea. Benitez e tutti i tesserati della SSC Napoli non hanno potuto rilasciare interviste ai microfoni di Sky per un veto imposto dal presidente De Laurentiis in persona. C'è da chiarire che aziende come Sky, Mediaset e Rai esercitano la professione di riportare notizie (chi meglio e chi peggio) secondo contratti stipulati con la Lega Calcio, che non è altro che l'insieme dei presidenti delle stesse squadre che partecipano al campionato italiano. Non rispettare un vincolo contrattuale è di per sè già una grave mancanza nei confronti della contro parte. Farlo in ambito sportivo, però, va oltre quelli che sono i 'semplici' binari giuridici. In occasione di crisi o qualsiasi sconfitta calcistica, la società in questione ha, inoltre, un obbligo morale verso i propri tifosi di tener loro informati circa la situazione e magari di spiegare semplicemente i motivi che hanno portato a quella sconfitta. E' compito degli stessi tesserati stemperare il clima dopo una delusione calcistica (e questo di certo non lo si fa con un silenzio stampa). Questa però deve essere presa per quella che è, nient'altro che un risultato negativo prettamente legato all'ambito sportivo. Dalle corse in motorino dalla Lega Calcio, passando per i battibecchi in televisione fino ad arrivare ai silenzi stampa ad personam, il comportamento di De Laurentiis tutto sembra tranne che presidenziale; di patron come quello del Napoli il campionato italiano ne è pieno ma a questi signori qualcuno dovrebbe ricordare che i soldi pagati dagli abbonati alle reti tv sono gli stessi che loro incassano annualmente andando a costituire il 60 e a volte 70% dei fatturati delle stesse società. Nel momento in cui i tesserati del Napoli non rispondono ai giornalisti Sky non fanno altro che non offrire un servizio ai tifosi equamente pagato da questi ultimi; comunque in qualsiasi caso, se i presidenti dovessero dimenticarlo noi saremo pronti a rinfrescar loro la memoria.
[ Leonardo Vivard]
Twitter: @LeonardoVivard