Il muro del Carpi e il crollo di Valdifiori

Il Napoli s’infila di nuovo nel cuore di un giorno sbagliato. Anche i numeri dicono che è sparito ancora una volta: tre pareggi in 5 partite, chance smarrite dinanzi alle piccole squadre. Ma dicono pure che contro il Carpi s’è fatto tanto, ma senza risultato: 73% di possesso palla e venti occasioni da gol avute, quasi tutte, però, da lontano. È successo a Modena contro il Carpi, lì dove l'eventualità che si fosse entrati nell'area avversaria sarebbe stata remota, anche da parte dei sassi – Callejon, Mertens, Insigne - lanciati da fionde con l'elastico molle. Sarri ha detto che con quegli spazi chiusi i suoi non avrebbero segnato neppure giocando per due o tre ore di seguito. Basterebbe quest'ultima frase per dimostrare che quel filo, che univa la vittoria con Bruges e Lazio, non s’è affatto spezzato. Nella notte all’apparenza più facile per le big si sono fermate anche Juve e Roma, quest’ultima schiacciata dalla Samp. Di fronte a simili abissi, persino il Napoli intermittente di questi tempi può restare tranquillo. Anche perché la trasferta modenese non potrà certo chiarire se la frenata azzurra sia una specie di ritorno al passato (recente), un mercoledì troppo morbido per molti team o il work in progress del nuovo metodo. Potrebbe, dunque, alimentare un po’ di speranze la Juve, sabato, che di suo ha un bel po' rallentato. Insomma, aver compagno al duol scema la pena. Certo, contro il Carpi era come scavalcare la linea maginot, visto il bunker di uomini e di idee che, aspettando il Napoli, Castori ha costruito. Tuttavia ai ragazzi di Sarri toccava il compito di confermare il doppio recente successo e i dieci gol fatti e gli zero subiti. Ha confermato solo quest’ultimo dato. Già, s’è inceppato proprio il meglio: l’attacco del Napoli. E qui il 4-3-3 o il 4-3-1-2 c’entrano poco o nulla. Qui se errore c’è stato, va cercato nell’invisibile turn over: degli appena due sostituiti, uno certamente non sarebbe dovuto essere Jorginho, visto che contro il muro del Carpi chi s’è spento subito è stato Valdifiori, proprio lì, in quel ruolo dove tutto comincia e tutto finisce.