Gattuso: "Emozionato per domani. Nessuna gabbia per Messi, giocheremo di collettivo"

Siamo arrivati finalmente alla vigilia dell'ottavo di finale di andata della Champions League 2019/20 ed a presentare la gara che vedrà il Napoli fronteggiare il Barcellona, c'è la coppia azzurra composta dal capitano Lorenzo Insigne e dal tecnico Gennaro Gattuso, debuttante da allenatore nella massima competizione europea per club. A prendere la parola inizialmente ci pensa il numero 24 partenopeo che parla dell'arrivo di Lionel Messi al San Paolo e del suo approccio ad una gara di questa importanza: "Ho già detto che Messi è il più forte al mondo, ma non voglio fare paragoni, per noi Maradona è tutto, è sacro, ma senza togliere nulla a Messi che è il più forte di tutti". "No, non c'è paura, altrimenti non fai le cose giuste. Ci dobbiamo provare, affrontiamo grandi campioni ma anche il Liverpool era campione d'Europa, se li affrontiamo al meglio possiamo fare una grande prova"."Sono convinto faremo una grande gara, ma sappiamo che sarà difficile, hanno tanti campioni e dovremo ragionare da squadra, solo così si può fare una grande partita, si vince di squadra, non singolarmente. da me i tifosi si attendono tantissimo, accetto le critiche, sono sereno e sono sempre venuto fuori da questi periodi e lo sto facendo ancora". La parola passa all'esordiente Gattuso: "Affrontiamo una grande squadra e ringrazio Ancelotti e la squadra perché io non ho fatto nulla e mi ritrovo ad affrontare questa gara. C'è l'emozione, da due giorni smanettiamo col mio staff, è vero che mancano tanti giocatori ad Ancelotti, ma con Setien sono tornati a fare quello che fanno da tempo. Con Valverde riconquistavano dopo 11 secondi, ora dopo 6 secondi, non dobbiamo pensare solo al loro possesso, ma anche alla riconquista e servirà attenzione soprattutto quando teniamo palla, ti aggrediscono e rischiamo grosso se non facciamo le cose al meglio!". Sulla gabbia riservata a Messi: "Ho letto gabbia, non gabbia, ma noi dobbiamo giocare di collettivo. Messi è un grande, pure Lorenzo ha detto che è il più grande, lo è da anni, ma è il migliore per come ha vissuto tutta la sua carriera, è un esempio mondiale, per i bambini, sempre perfetto, importante per lo sport. L?unica anomalia è essersi fatto crescere la barba, per farti capire (ride, ndr). Fa cose impensabili ma da anni è il più grande di sempre". Sulla filosofia dei catalani: "Tutti parlano di 14 giocatori convocati e poi una banda di ragazzini, io vi invito a guardare che qualità hanno, che metolodogia hanno. Setien lo spio da 5 anni da quando era a Las Palmas, poi il Betis l'ho beccato in Europa League, è una persona che ha una grande visione del calcio, palleggia ma allo stesso tempo c'è anche una fase difensiva all'interno, lo rispetto molto, è un grande allenatore, e rispetto la cultura del Barcellona". Infine sulla fiducia verso la sua squadra: "Ho sempre avuto fiducia, all'inizio ho sottovalutato delle cose negative per come volevo giocare io, ci ho messo del mio e l'ho già detto, sottovalutando i problemi difensivi, dando troppo campo, ora siamo migliorati su questo, compattezza, lavoro collettivo, tanti di voi parlate di brutta gara a Brescia, ma nella storia del Napoli c'è sempre stato questo problema con le piccole, prima di me, sento discorsi da bischeri sulle provinciali, ma noi dobbiamo continuare, poi piace o meno, non ci preoccupa".

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