Cori razzisti contro i napoletani e la città, ma adesso anche la FIGC dice "basta" e si schiera. Per la prima volta, la Federazione si è apertamente schierata contro i vergognosi episodi che stanno caretterizzando gli stadi italiani durante le partite e l'ultimo è successo durante Udinese-Roma, nella quale la Dacia Arena ha inneggiato contro il Vesuvio. La nuova governance federale con a capo il neo Presidente Gravina, ha invitato l'Associazione Italiana Arbitri ad essere più severi in caso di episodi di discriminazione territoriale e lo ha fatto in una riunione apposita nella giornata di ieri. Queste sono le parole della massima carica della FIGC che sono state riportate dalla Gazzetta dello Sport: "Ne ho parlato sabato sera con il presidente dell’Aia, Nicchi, e il designatore di A, Rizzoli invitandoli all’applicazione rigida del protocollo previsto. C’è il primo annuncio, poi nel secondo si riuniscono le squadre a centrocampo. Se si continua con i cori, si va nello spogliatoio e poi si annuncia che la partita è stata sospesa. Fermare una partita, però, non è facile perché poi la responsabilità di far uscire migliaia di persone dallo stadio è del funzionario di pubblica sicurezza".
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