Fiducia e svolta all’Italiana: le basi della rinascita azzurra

Cosa è cambiato nel Napoli? “Noi facciamo le stesse cose, è aumentata solo la fiducia”. Risponde sempre così Rafa Benitez quando nelle ultime giornate gli si chiede a cosa è dovuta l’inversione in positivo del rendimento azzurro in questo avvio della seconda parte di stagione. Ed in effetti sicuramente la massima “vincere aiuta a vincere” vale tanto. E sicuramente la fiducia data dalla vittoria in Supercoppa, da un ambiente più sereno e da un pubblico finalmente vicino alla squadra hanno dato quella marcia in più agli azzurri che riescono a portare a casa partite anche difficili e bloccate, che magari nel girone d’andata sarebbero finite diversamente. Vero è, però, anche che qualche accorgimento Rafa Benitez alla squadra l’ha dato nell’ultimo periodo, presentandosi in modo più equilibrato rispetto a quanto faceva prima. Il Napoli appare più accorto in difesa (anche se le carenze non mancano) che bada meno allo sterile possesso palla alla ricerca di un varco, preferendo anzi il contropiede. In alcuni casi, addirittura, gli azzurri sembra che preferiscano tenersi più coperti e lasciare agli avversari il pallino del gioco per poi ripartire veloce con gli assi che si trova davanti. Ma, attenzione, non è solo un contropiede o un “palla lunga e pedalare”. E’ piuttosto una ripartenza costruita che non si limita ad un’azione, ma diventa un forcing che mette alle corde gli avversari. Cerchiamo di spiegarci meglio. Gli azzurri molto spesso nelle ultime gare si chiudono e fanno giocare gli avversari. Poi tutt’ad un tratto rubano palla e vanno in contropiede. E lì restano per molto tempo, creando numerosi pericoli e quando riescono andando a rete. Una tendenza nuova, confermata anche dai dati. Nelle ultime tre vittoriose partite il Napoli ha avuto la supremazia nel possesso palla in una sola di queste: contro il Genoa (53%). Nelle altre due la Lazio ha tenuto palla per addirittura il 64% e con il piccolo Chievo è finita 50 e 50. Ed anche ieri con l’Inter, i neroazzurri hanno avuto il 56% di possesso palla. Dati che fanno riflettere rispetto a quelli di inizio stagione, quando i risultati erano negativi: 65% di possesso palla per il Napoli nella sconfitta contro il Chievo, 54% in quella del Friuli con l’Udinese e 57% nel 3-3 casalingo col Palermo. Insomma ne emerge un Napoli più cinico, forse più all’italiana. Forse Rafa Benitez non lo ammetterà, ma va bene anche così. L’importante è continuare a vincere.

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