L'edizione online del Corriere del Mezzogiorno ha pubblicato il contenuto di una conversazione tra Ciro Esposito e la criminologa Angela Tibullo. I due parlano dei fatti del 3 maggio in cui il tifoso napoletano è stato gravemente ferito. Ecco un estratto della conversazione
Ecco uno spaccato della registrazione: Tibullo : «Perché ti trovi qua?»
Ciro: «Perché mi hanno sparato».
Tibullo: «Quando?»
Ciro: «Quando sono andato a vedere la partita».
Tibullo: «Ma tu lo avevi il biglietto per andare allo stadio, dove l’avevi comprato?» Ciro: «Dove abito io».
Tibullo: «E tu dove abiti?»
Ciro: «A Napoli»
Tibullo: «Senti Ciro, ti ricordi fisicamente questa persona vestita di nero, un po’ ciccione?»
Ciro: «Era piu’ di una persona…»
Tibullo: «Ti ricordi com’erano vestite?»
Ciro: «Coi caschi».
Tibullo: «Ma tutti o alcuni si e’ alcuni no?.....mi dici sì per dire che c’era qualcuno che non ce l’aveva? …ok»
Tibullo: e poi che ha fatto questo ti ha dato due schiaffi?»
Ciro: «Mi ha sparato»
Tibullo: «Perche’ ti ha sparato, Ciro?»
A questo punto della conversazione straziante, fatta con un telefonino, Ciro risponde, ma non si comprende bene cosa dica, e allora la criminologa traduce: «Hai incontrato questo che non stava bene con la testa, ha preso la pistola e ha sparato….ma questo che ti ha sparato ha preso così la pistola e ti ha sparato o stavate urlando o e’ caduto? Era a terra, era alzato?»
E Ciro risponde: «In piedi e a terra».
Ancora domande della Tibullo: «Quindi sei partito, sei arrivato a Roma, ti stavi incamminando per andare a vedere ‘sto Napoli e uno è arrivato e ti ha sparato…ed erano tanti, giusto? E avevano i caschi tranne uno, mi hai detto? Ma questo qua la pistola da dove l’ha presa? Da qua? Ok. Ma l’hai sentito parlare?»
E l’ultima risposta di Ciro Esposito è chiara: «Aveva l’accento del Lazio».