RAFAEL 5: per fortuna il suo errore non compromette l’esito della partita, ma ogni volta che il portiere brasiliano interviene sul pallone ai tifosi del Napoli scende una lacrima ricordando i bei tempi andati di Reina.
MAGGIO 6: pronti via fa prendere un infarto a Benitez e compagni per non aver chiuso una diagonale difensiva, per il resto buono il lavoro svolto dal terzino anche in fase propositiva.
ALBIOL 5.5: non si ha mai quella sensazione che sia lui a comandare la difesa, nel primo tempo si fa anticipare di testa praticamente sempre da Pelissier e brigata, meglio nella ripresa.
BRITOS 5.5: sfortunato nel rimpallo in occasione del pareggio gialloblù, la mancanza di personalità dello squalificato Koulibaly si fa sentire e lui cerca di sopperire al meglio con una prestazione mediocre.
STRINIC 7: il ragazzo ha gamba, tecnica e intraprendenza. Ancora una sterzata a rientrare sul piede destro (cosa più unica che rara per un mancino) innesca il raddoppio di Gabbiadini. Buon lavoro anche in fase di copertura.
JORGINHO 5.5: per le sue doti tecniche ci si aspetta sempre di più, ma è evidente che soffra i troppi compiti di un centrocampo a due. Agonisticamente sempre presente, maluccio in fase di impostazione. Dal 23’st GARGANO 6: forse l’assenza che il Napoli ha sofferto di più; ruba palloni e sprinta allontanando la minaccia avversaria.
DAVID LOPEZ 6.5: le prende e le dà senza risparmiare nessuno, ottimo frangiflutti davanti alla difesa. Il filtro che fa a centrocampo è fondamentale per dare respiro a tutta la squadra.
DE GUZMAN 6.5: il solito gol mangiato non manca mai, ma tatticamente è un elemento utile nel raccordare attacco e centrocampo. Di certo non gli mancano i polmoni, buona prova in fase difensiva.
GABBIADINI 7.5: propizia il vantaggio azzurro e raddoppia nel secondo tempo con una girata sul piede perno che mette a dura prova i suoi legamenti. Palese la meravigliosa intesa con il Pipita. Dal 20’st CALLEJON 6: lavoro sporco di copertura per lo spagnolo, ma quando attacca in campo aperto fa sempre male.
MERTENS 6: Gli strappi sulla fascia non sono quelli della passata stagione ma crea sempre superiorità numerica servendo una palla a de Guzman che l’olandese spara alto. Dal 33’st HAMSIK 6: entra e riesce a gestire palla nei cruciali ultimi minuti del match.
HIGUAIN 7: se non segna fa segnare; la palla data a Gabbiadini in occasione dell’autogol sembra sia telecomandata. Forma smagliante per l’argentino che corre e lotta per tutti i 90 minuti.
BENITEZ 7: c’era un solo imperativo al Bentegodi: portare a casa i tre punti. Detto fatto, la prova della squadra è stata positiva in una domenica in cui non ha vinto nessuno dal primo al quinto posto. Buoni anche gli innesti dalla panchina.
Twitter: @LeonardoVivard