Abbagliati da Mertens, ma non solo

Il calcio, sport da sempre imprevedibile (hai voglia di parlare di tattiche e strategie) ancora una volta dimostra, da sempre e per sempre,  com’ è e come sarà. E lo fa nell’anno del Napoli. Già, perché alla vigilia Mertens e compagnia non comparivano, nella lotta scudetto, tra  gli unti dalla Dea Eupalla. Eppure ora il Napoli è lì, primo tra primi , in splendido isolamento. Allontanata anche la Milano calcistica, riecco l’impalpabile calcio. La banda Spalletti ha dimostrato che i timidi ko in campionato e Coppa non erano frutto di chissà quali crisetta. Ma solo due inciampi che fanno parte di una stagione cominciata e proseguita ventre a terra. Lo dimostra la partita con la Lazio. Partita bellissima, tra una grande squadra e un’altra che, annichilita dal Napoli, non ha neppure cominciato a giocare. È finita con l’umiliante sconfitta della squadra sarriana di nome, ma non di fatto. Tanto da essere stato un match quasi non calcolabile, per come il Napoli si è sbarazzato degli avversari. Grazie a un gioco corale che non conoscevo da questi calciatori: c’è una crescita continua, un adattamento, una disciplina e una prosecuzione atletica che non c’era mai stata, e questo è senz’altro merito dell’allenatore.  Quattro realizzazioni da Accademia, due delle quali a opera di un Mertens strabiliante, anzi abbagliante. Impressionante per calma e facilità con cui segna gol diversi. Tuttavia il Napoli ne ha di questi colpi, e stasera li ha messi tutti in porta in una volta sola.
Per ciò che riguarda la classifica il discorso è quasi soltanto aritmetico, il Milan travolto dal Sassuolo, è stato vivo, perfino creativo, ha trovato un grande collettivo per avversario e un paio di giocatori di livello diverso. Ma non si sono visti confusione o segnali di crisi. C’è, però, un dato: in due giornate l’Inter ha recuperato sei punti al Milan e tre al Napoli, quello che non era successo in dodici giornate è arrivato tutto insieme. Sono grida non più tanto lontane, ma sono segnali.  Spero che chi legga non sia tra quelli che chiedono sempre e soltanto pronostici-scudetto. Per quello c’è il futuro. Il presente dice che per il Napoli si è rotta una fase di campionato, vedremo da oggi chi avrà la forza di ricomporlo e l’urgenza di farselo scappare. Nel dubbio terrei conto del ritorno dell’Atalanta che ha ritrovato i suoi titolari e trova ogni partita i gol di Zapata.

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