Mister "2 Miliardi" lo chiamavano all'epoca per quanto aveva sborsato il Napoli al Bologna per averlo all'Ombra del Vesuvio. Beppe Savoldi aveva fatto le fortune della squadra azzurra e grazie ai suoi gol, i partenopei conquistarono la Coppa Italia nell'edizione '75-'76 e la Coppa di Italo-Inglese del 1976. Attacante di un calcio dove il Falso Nueve era impensabile e per fare gol si doveva avere molta pazienza per le difese arcigne, come Mertens anche lui nella sua esperienza in azzurro ha segnato un poker di gol contro il Foggia (con due rigori) e ha deciso di raccontarli alla Gazzetta dello Sport, commentando ovviamente quelli di Mertens: "Io resto legato alla figura della prima punta vecchia maniera. Tuttavia, Mertens mi ha stupito per come ha dimostrato di saper attaccare la profondità con grande abilità. Inoltre, non dà punti di riferimento ai difensori e questo nel calcio moderno è molto importante. Nel mio poker ci furono due rigori, quindi Mertens è stato più bravo. Adesso gli auguro di fare cinque così intervisterete Fonseca"
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